Cicloturismo italiano: tutti innamorati del Nord Est

Il Nord Est è la meta preferita del cicloturismo italiano. Veneto e Trentino Alto Adige guidano il gruppo dei territori scelti dal 38% di un campione composto da 940 pedalatori abituali, intervistati mediante questionario dall’Università dell’Insubria e dalla Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta (FIAB), che hanno realizzato una delle prime indagini nazionali sul cosiddetto turismo lento.

Lo scorso anno il fatturato del settore in tutta Italia ha superato i 7,5 miliardi di euro: alcune amministrazioni, comunali o regionali, hanno già deciso di investire su questo asset per lo sviluppo e la crescita economica diffusa.

 

Cicloturismo italiano: in media 50 km al giorno

Nell’indagine condotta dall’Università dell’Insubria e da FIAB il cicloturismo emerge come una modalità di vacanza che diventa scoperta dei territori: la distanza media di una tappa giornaliera è tra i 50 e i 70 chilometri nel 70% dei casi. Se si affianca questo dato alla media di cinque notti che i cicloturisti trascorrono in ferie si capiscono la potenzialità della mobilità sostenibile, come risorsa preziosa tanto nei piccoli centri, altrimenti scollegati e isolati, quanto nelle città più grandi.

 

Cicloturismo italiano: premiati Veneto e Nord Est

 

Il Veneto e il Nord Est in generale vengono premiati dall’Indagine, ma le destinazioni in assoluto più apprezzate dai cicloturisti italiani restano quelle estere. Austria, Germania e Francia vengono descritte come le mete più attente sui servizi e sulle infrastrutture bike friendly.

A questo proposito, l’indagine ha dato voce a chi viaggia in bicicletta fornendo una panoramica sui fattori più importanti per lo sviluppo del cicloturismo: traffico controllato, un’adeguata segnaletica lungo gli itinerari e la disponibilità di informazioni dettagliate sui percorsi ciclabili.

 

Vince binomio treno+bici

 

In più c’è la questione intermodalità, ovvero la possibilità di utilizzare il treno per spostarsi più rapidamente da un luogo all’altro. «Il binomio treno+bici si rivela ancora una volta un elemento fondamentale per la crescita del cicloturismo nel nostro Paese e conferma le scelte virtuose e vincenti fatte da alcuni territori, come il Nord Est, dove gli investimenti in infrastrutture per la ciclabilità sono stati accompagnati da iniziative e servizi di intermodalità per i viaggiatori in bicicletta», ha commentato Antonio Dalla Venezia, coordinatore regionale di FIAB Veneto.

 

Alessandro Di Stefano

 

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