Viaggiare ai tempi del Coronavirus: dove si può andare?
L’Austria riaprirà dalla mezzanotte del 16 giugno il confine verso l’Italia, non escludendo però una «differenziazione regionale» per le zone ancora colpite dal Covid. La libera circolazione viene ristabilita anche verso Croazia e Grecia, che toglierà dal prossimo lunedì, in maniera graduale fino alla fine del mese, tutte le limitazioni nei confronti dell’Italia. Resta invece ancora in vigore lo stop ai viaggi verso la Svezia e verso Cipro.
La data del 3 giugno ha segnato per tutti gli italiani l’apertura delle sbarre dei confini. Da quella data sono possibili infatti gli spostamenti interregionali e i viaggi all’estero. Ma quali sono i Paesi in cui si può viaggiare? E quali quelli per cui bisognerà ancora aspettare? Se i viaggi fra regioni sono stati confermati dal 3 giugno, per i viaggi all’estero c’è da vedere chi aprirà le porte all’Italia. Alcuni Stati applicano forme di restrizione all’ingresso, come misure di quarantena obbligatoria. Dal 15 giugno e poi dal 1 luglio, tuttavia, le misure più restrittive dovrebbero essere progressivamente allentate, e saranno più numerosi in Europa i Paesi dove poter andare in vacanza.
Viaggiare verso Paesi europei
Ecco la situazione aggiornata al 9 giugno 2020. Per ulteriori informazioni consultate il sito viaggiaresicuri.it a cura del Ministero degli Esteri.
Austria: sospesi i voli fino al 14 giugno con l’Italia, mentre i collegamenti ferroviari rimangono sospesi fino al 25 giugno. L’ingresso in Austria è consentito solo per motivi di salute e assoluta urgenza, inoltre si può entrare solo con un tampone negativo da non più di 4 giorni o se ci si sottopone ad autoisolamento di 14 giorni.
Belgio: i viaggiatori in arrivo dall’Italia devono sottoporsi all’autoisolamento per 14 giorni. Dal 15 giugno frontiere aperte e nessuna quarantena.
Bulgaria: Dal 18 marzo e non è stata ancora abrogato c’è il divieto di ingresso per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
Cipro: frontiere aperte per i turisti, ma solo per chi proviene da 13 Paesi con bassi tassi d infezione tra cui Danimarca, Norvegia, Grecia, Islanda e Israele. Ad oggi 10 giugno non è consentito l’ingresso agli italiani.
Croazia: frontiere aperte. Nessun obbligo di quarantena, al confine i turisti in transito saranno informati sui comportamenti di distanziamento sociale da adottare. I turisti italiani potranno entrare esibendo la prenotazione alberghiera.
Francia: il confine si può attraversare, ma non per motivi turistici. Non è previsto nessun obbligo di quarantena. Un allentamento delle restrizioni ci sarà dal 15 giugno quando ci sarà una totale riapertura.
Germania: si può entrare nel Paese solo per necessità familiari, di salute o di lavoro. Ai confini terrestri i motivi di urgenza sono meno restrittivi (si può entrare nel Paese per qualsiasi motivo di lavoro in qualunque settore o per andare a trovare partner anche senza presenza di matrimonio) mentre alle frontiere aeree si mantengono dei parametri più severi. Dal 15 giugno ci sarà un completo ripristino della libera circolazione delle persone. Non bisognerà avere un motivo per entrare in Germania e non saranno adottati provvedimenti
Gran Bretagna: quarantena obbligatoria di 14 giorni. Ancora poche le riaperture con pub e ristoranti ancora chiusi. Solo a fine giugno è prevista una totale riapertura degli esercizi. Per allora potrebbe essere revocata la quarantena, ma dipenderà dall’andamento dell’epidemia.
Grecia: i confini si apriranno per tutti italiani compresi ad inizio giugno con voli però solo per Atene, con test obbligatorio e quarantena di 14 giorni in caso di positività o di 7 in caso di negatività. Dal 15 giugno voli per Atene e Salonicco, test attualmente obbligatorio per chi proviene da Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Dal 1 luglio voli anche per le isole e test solo a campione.
Irlanda: Tutti i viaggiatori dovranno sottoporsi ad auto isolamento obbligatorio di 14 giorni e all’arrivo compilare un modulo sulle proprie condizioni di salute.
Islanda: Sono ancora sospesi tutti i collegamenti aerei con l’Italia della compagnia SAS e Norwegian.
Malta: per tutti i viaggiatori è prevista la quarantena di 14 giorni.
Polonia: Fino al 13 giugno l’ingresso nel Paese è consentito solo a coloro i quali abbiano un lavoro o un legame documentato con chi risiede in Polonia. Per tutti obbligatoria la quarantena di 14 giorni.
Slovenia: controlli alle frontiere. Si può entrare nel Paese solo con tampone negativo non più vecchio di 4 giorno.
Spagna: revocato il blocco dei voli da e per l’Italia, si può quindi nuovamente andare in Spagna. Quarantena però obbligatoria di 14 giorni per chiunque arrivi in Spagna.
Svizzera: dal 15 giugno apertura dei confini con Germania, Austria e Francia. Si prevede un ulteriore allentamento e quindi un ingresso degli italiani entro luglio. Per il momento sono stati ripristinati alcuni valichi nel Canton Ticino.
Viaggiare nel resto del mondo
Dal 3 al 15 giugno, gli spostamenti da e per Stati che non sono membri dell’Unione Europea o non sono compresi nell’area Schengen (più Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, San Marino e Città del Vaticano) continuano ad essere soggetti agli artt. 4 e 5 del DPCM 17 maggio 2020: è quindi possibile spostarsi da/verso gli Stati e i territori non elencati solo per motivi di assoluta urgenza, lavoro, salute; è previsto l’obbligo di isolamento fiduciario per 14 giorni al rientro in Italia e non è possibile avvalersi di mezzi di trasporto pubblico per raggiungere l’abitazione dove si svolgerà il periodo di isolamento. In particolare, non possono essere usati mezzi di trasporto pubblico diversi da quello utilizzato per entrare in Italia.
Andrea Fasulo