L'arte contemporanea nel Torrione. Apre lo spazio della Fondazione Coppola
Un museo di arte contemporanea nel Torrione trecentesco di Porta Castello a Vicenza. Un edificio-landmark, otto livelli per 41 metri di altezza, che segna il paesaggio urbano ma che fino allo scorso anno era rarissimo visitare all’interno. Finché non se lo è aggiudicato per 310 mila euro a un’asta fallimentare Antonio Coppola, imprenditore nel settore delle apparecchiature odontoiatriche e collezionista, deciso a farne uno spazio espositivo. Che va a completare l’offerta culturale cittadina in cui l’arte contemporanea era assente.
Nel 2018, vincendo le resistenze di chi premeva perché il Comune facesse valere il diritto di prelazione acquisendolo al patrimonio municipale, l’allora sindaco Variati sigla con Coppola un accordo: la nuda proprietà passa alla città, l’usufrutto per 30 anni va invece alla Fondazione Coppola, creata dall’imprenditore con l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea, attingendo in primo luogo alla sua collezione privata.
Il debutto, dopo un accurato restauro, domenica 5 maggio 2019 con l’apertura della mostra “La Torre”, curata da Davide Ferri. Si tratta della prima personale italiana per gli artisti Neo Rauch e Rosa Loy, esponenti della scuola di Lipsia fiorita a cavallo del fatidico ’89 che ha segnato la caduta del blocco socialista e l’avvio del processo di riunificazione tedesca.
Le opere in mostra – tutte inedite – riflettono, per quanto riguarda Neo Rauch, uno stile che all’eredità di espressionismo e surrealismo mescola suggestioni da illustrazione popolare ottocentesca “disturbata” da presenze aliene, sdoppiamenti e animali fantastici. Più vicini alla fiaba i riferimenti di Rosa Loy, le cui presenze femminili sono immerse in una natura che riflette le loro inquietudini.
Il percorso di visita – contingentato per piccoli gruppi per motivi di sicurezza – crea un continuo dialogo tra le opere alle pareti e l’architettura dell’edificio. Strette e ripide scale, ballatoi e feritoie da cui si aprono prospettive inedite sulla città sottostante, fino alla splendida vista dell’ultimo piano, in cui si alternano quadri e ampie finestre affacciate sui monumenti palladiani del centro storico, sulle colline e sulla città moderna.
Per visitare la mostra, aperta fino al 31 agosto 2019, è consigliata la prenotazione sul sito della Fondazione Coppola.