Gnammo, il social eating che scopre lati nascosti delle nostre città
Da cosa si riconosce un paese, una regione, una città? La domanda non è certo facile, ma se dovessimo scegliere un qualcosa di peculiare, distintivo, indicheremmo il cibo. Ed è proprio a tavola che le differenze si sentono – pardon – si gustano. Cosa c’è di meglio quindi che poter assaggiare prodotti tipici preparati da persone del posto, magari in buona compagnia? Una risposta a questo c’è, ed è Gnammo. Oltre 5mila case aperte in più di 1300 città italiane, Gnammo è il primo portale pensato per il social eating. Cibo e buona compagnia, dicevamo: diventando uno gnammers il “matrimonio” è presto fatto.
Da una parte c’è chi mette a disposizione la propria casa (e la propria abilità culinaria) dall’altro chi cerca di arricchire i propri viaggi con veri e propri pranzi e cene tradizionali, quelli che la ristorazione di massa non può garantire. Quando si trova la propria location ideale ci si può prenotare: appena il cuoco accetta, il gioco è fatto. Si pagherà solo la somma adeguata a sostenere le spese che coprono l’evento organizzato dai padroni di casa.
Gnammo non è solo cucina, ma una vera e propria alternativa al turismo tradizionale. Il circuito di location private esclusive e molto suggestive dove turisti e viaggiatori possono prenotare una cena e di provare cibo tipico del posto offre non solo una bella serata, ma molto spesso la possibilità di arrivare a luoghi nascosti dai normali giri turistici, per di più in compagnia di chi li vive tutti i giorni, conoscendone i segreti. Questo è il senso delle special dinners: cene organizzate in posti estremamente caratteristici dove oltre a poter godere del cibo e della compagnia di gente del luogo, si può cenare immersi in scenari unici.
L’offerta è molto articolata: quante volte siete stati a Roma, ad esempio, e magari siete tornati ammirati dalla città ma senza quell’idea di “romanità” che fa la differenza? Scegliendo una delle special dinners in offerta su Gnammo, non sarà più così. Come a Siena, gioiellino incastonato nella Toscana. Quasi troppo bello e turistico, vista la presenza di un ristorante ogni 50 metri. Mangiare in casa, con vista panoramica, i prodotti toscani cucinati così come vuole la tradizione, può fare la differenza. Il nostro sogno, consultata la lista, sarebbe rivedere Venezia da gnammers. Certi scorci si possono vivere solo da dentro, da quelle case affacciate su campi e campielli, mangiando del buon pesce. L’elenco è capillare e pervade la penisola: potrete girarla a suon di (buone) cene.