Residente da tre anni in Alto Adige, ma posso ancora votare in Veneto
Il postino, per fortuna, suona sempre due volte. Altrimenti mi sarei perso un’altra indispensabile tappa del percorso di spaesamento geografico che accompagna chiunque decida di vivere in Alto Adige. Eravamo rimasti al fatto che, con la residenza da soli tre anni, ancora non posso votare per il sindaco che amministra le mie tasse. Il privilegio non mi verrà concesso prima di aver raggiunto i quattro anni di residenza. Poco male visto che – oltre alla povertà dell’offerta – la legge elettorale locale prevede sì il ballottaggio ma nessun premio di maggioranza. Quindi secondo turno di fatto inutile, tanto che gli altri partiti di centrodestra hanno già rinunciato di apparentarsi con Urzì, lo sfidante dell’uscente e sicuramente riconfermato Spagnolli.
Il postino mi ha portato la scheda elettorale, firmata da Massimo Bitonci (wow!), che mi consente di votare alle Regionali del 31 maggio in Veneto. Proprio così: siccome privarmi del diritto di voto alle amministrative sarebbe incostituzionale, mi viene concesso, ma per eleggere il presidente di una Regione nella quale non vivo dal 2012…
Al danno (il non poter votare a Bolzano) la beffa (per i veneti che si sorbirebbero le scelte di un non residente). Se qualche veneto mi promette di far ricorso sulla base di questa insulsatezza quasi quasi il 31 maggio vado a votare a Padova…
ps. siccome ogni volta che la racconto nessuno ci crede, ecco le prove. La scheda elettorale veneta sopra e tessera normale bolzanina (con la quale per ora voto solo a politiche ed europee) qui sotto