Fratelli di cordata, Martin e Florian Riegler in un libro (e in tour)

Martin e Florian Riegler, bambini, in una delle prime scalate con il papà

Martin e Florian Riegler, bambini, in una delle prime scalate con il papà

Uscito in libreria da pochi giorni e già con ottimi riscontri (da corriere.it all’ansa) Fratelli di Cordata, il libro della nostra blogger Silvia Fabbi parte ora per il suo tour. Prime date da fissare per incontrare Silvia e le avventure dei fratelli Riegler: domenica 9 marzo ore 17 Csa Arcadia di Schio; 13 marzo ore 20.30 Salewa Headquarter di Bolzano.

Fratelli di cordata è il primo libro che racconta i bolzanini Rieglerbrothers, un’accoppiata già mitologica dell’alpinismo. Edito da Infinito Edizioni (129 pagine più inserto a colori, 12 euro – il libro è acquistabile on line anche con dedica personalizzata degli autori) il libro la giornalista Silvia Fabbi ritrae i due climber altoatesini Martin e Florian in versione inedita. Il libro accompagna i due scalatori nelle prime passeggiate al fianco dei genitori sulle vette di casa, li segue durante l’infanzia e l’adolescenza nel maso di famiglia e le prime esperienze in parete, testimonia l’abbandono di sport e hobby adolescenziali in nome della passione per la scalata, più forte e totalizzante, per ritrarli infine in vetta al Kako Peak, la cima inviolata di 4.950 metri nel Karakorum Pakistano, che ha fruttato loro il Premio Paolo Consiglio del Caai nel 2013. Era stato Simone Moro a disvelare ai due fratelli l’incanto delle vette himalayane.

È proprio l’alpinista estremo, bergamasco d’origine ma altoatesino d’adozione, ad accompagnare con la sua prefazione il lettore alla scoperta dei Riegler:

Scrivere un libro è un modo per aprire le porte di casa e dell’anima e regalarsi a coloro che amano ancora seguire e leggere di montagna, persone con un sogno, non per forza solo alpinistico. Sono dunque felice di aver trovato posto in questo loro libro, perché significa che in questa loro grande e ancora lunga storia di vita e verticalità ha trovato un piccolo spazio, forse immeritato, anche l’incrocio tra la loro e la mia strada.

Ma “Fratelli di cordata” non è – non solo, almeno – il racconto di una disciplina ferrea, di allenamenti maniacali, di ferite e lacrime, di sfida con se stessi per raggiungere un limite che ogni volta pare spostarsi un centimetro più in là. Il libro è anche un’esplorazione tutta interiore di una passione dalla doppia faccia, capace di dare gioie estreme ma anche di portare lo scalatore a un passo dalla morte. Ai Riegler era successo sulla parete Sud della Marmolada, la Regina delle Dolomiti, quando ancora non avevano compiuto vent’anni.

Dalla cengia in poi non c’è più niente: né chiodi né soste. Impossibile assicurarsi. Allora Martin prende una decisione: «Eravamo lì in mezzo al niente, persi, in trappola. Nella mia testa l’alternativa era chiarissima: morire su quella cengia o morire provando a proseguire. Il risultato non era poi molto diverso. Ci ho provato.

salewaSe sono ancora qui a raccontare di quell’esperienza, Martin e Florian lo devono alla loro preparazione atletica, alla loro esperienza ma anche a un pizzico di fortuna. E’ stato questo che ha permesso loro, negli anni successivi, di inanellare un successo dietro l’altro, fino al premio del gotha alpinistico nazionale per la spedizione in Pakistan. La loro è sempre stata una vita vissuta al massimo dell’intensità, che non si è fatta sfuggire neppure l’occasione di fare gli attori in un set cinematografico. Reinhold Messner, il Re degli Ottomila, ha scelto infatti proprio loro per recitare la parte sua e del fratello Günther nel film di Andreas Nickel “Messner – Der Film”. E l’avventura cinematografica continua, perché proprio a febbraio 2014 Martin e Florian recitano come controfigure sul set di “Everest”, il kolossal di Hollywood del regista Baltasar Kormàkur in uscita nel 2015, tratto dal libro di Jon Krakauer “Aria sottile” che racconta il tragico esito del tentativo di conquista del tetto del mondo da parte di quattro spedizioni condotte da guide professioniste.

Ora a Schio e Bolzano (chi non potesse il 13 marzo avrà una replica il 29 aprile all’interno del Festival della Montagna) avrete la possibilità di sentire dal vivo i protagonisti di queste avventure.

AND

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