In Svezia la salute non è uguale per tutti
Il rapporto della commissione di Malmö, presentato a ottobre 2013, ci svela delle differenze sociali a dir poco sconcertanti, come per esempio che ci siano 7 anni di media di differenza tra gli abitanti di due quartieri della cittá. Tutti si chiedono quali ne siano le cause e cosa si possa fare per cambiare questa discriminazione sociale.
La salute dei cittadini non dipende solamente dalla prevenzione o cura delle malattie, la classe sociale e soprattuttouna buona integrazione contribuiscono in modo determinante allo stato di benessere del cittadino. Questo secondo il rapporto dell’OMS sulla salute pubblica degli europei. I dati mostrano che le disuguaglianze tra i cittadini aumentano sia tra i paesi europei che nei singoli stati. Alcune statistiche: le donne islandesi vivono in media 12 anni piú a lungo rispetto a quelle russe e nella stessa cittá di Malmö le donne dei quartieri con un alto numero di immigrati, vivono in media 7 anni di meno rispetto a quelle dei quartieri abitati prevalentemente da cittadini oriundi. Secondo il professore Michael Marmot, epidemiologo, la causa dipende dalla classe sociale di appartenenza dei cittadini. Per questo dice lui, é estremamente importante offrire a tutti i bambini, svedesi e non, le stesse opportunitá soprattutto nella prima fase di vita e questo impegno non va scaricato solamente alla sanitá. Secondo Marmot, il rischio di ammalarsi di malattie cardiache aumenta con l’abbassarsi dello stato sociale. Il professore mette in evidenza diversi campi in cui poter intervenire: nella prima infanzia, nel periodo di formazione scolastica e per i lavoratori con reddito minimo.
In Europa le famiglie sono impoverite negli ultimi anni e questa tendenza persiste. La commissione di Malmö, conferma l’importanza dell’istruzione per lo stato di salute. Le donne con un’istruzione di scuola superiore, vivono in media 4 anni di piú rispetto a quelle che hanno solamente las cuola dell’obbligo. I migliori risultati per incidere nel miglioramento della salute dei cittadini sono dati dagli interventi nella prima fase di vita dei bambini, cioé sin dall’asilo e nella scuola dell’obbligo. La sua convinzione é che sia importante seguire tutti i bambini fino ai 18 anni.
Un altro risultato dell’indagine mostra come i medici agiscano in modo diverso con pazienti che si ammalano di cancro. I malati di cancro con un livello d’istruzione elevata ricevono maggiori informazioni e un trattamento migliore rispetto ai malati con un livello socioeconomico minore. Forse questo non é dovuto ad una discriminazione sistematica, ma dalle aspettative del paziente; cioé il paziente con un livello di istruzione superiore tende a richiedere maggiori informazioni sullo stato della propria salute.
Sappiamo che in Svezia esistono delle differenze regionali nel trattamento del cancro, ma tutti i malati dovrebbero avere il diritto ad un secondo parere da parte di un altro medico. Questo potrebbe contribuire ad una cura piú equa di tutti i cittadini degli stati democratici. La cittá di Malmö, nel sud della Svezia, rispecchia la situazione del resto del paese. È importante che le istituzioni e i politici affrontino questo problerma allarmante di dicriminazione sociale per gli stati piú bassi della societá che spesso sono colmati da cittadini immigrati.
Antonella Tiozzo
Leggi il blog Un’italiana a Stoccolma