Je revien: un fotografo sulla rotta dei migranti

foto Cobianchi per stampaUn viaggio a ritroso sulla rotta dei migranti, partendo dal luogo dove proprio in questi giorni finisce tragicamente la fuga di donne e uomini che lasciano i loro paesi per trovare speranza nel nostro: Lampedusa.

E’ il progetto di Giovanni Cobianchi (http://www.giovannicobianchi.it) fotografo che da anni viaggia “zaino in spalla” per raccontare i popoli che incontra sul suo cammino e che il prossimo 17 ottobre partirà alla volta di Lampedusa per poi ripercorrere al contrario il cammino dei migranti centrafricani, costretti a intraprendere un viaggio tra  trafficanti, violenze, fame e morte per cercare una nuova vita lontano da casa.

Da Verona dunque fino a Lampedusa e poi Tripoli in Libia, nelle spiagge da cui partono le navi e i quartieri dove i migranti si nascondono. Poi scendendo per 2000 Km nel deserto del Tenerè attraversando le oasi di Dirkou e Agadez, luoghi del contrabbando e del traffico di uomini. Da lì ad Abidjan in Costa D’Avorio, Mali e Senegal, arrivando a Dakar.

“Sarà un racconto umano su che cosa vuol dire attraversare 6000 kilometri di Africa in cerca di una nuova vita”, racconta Cobianchi “così come hanno fatto alcuni ragazzi centrafricani che ho conosciuto qui a Verona.”

Il risultato sarà un libro fotografico, di cui Cobianchi darà qualche primo assaggio sul blog dedicato http://www.jerevien.wordpress.com e attraverso il quale terrà aggiornati i suoi spostamenti lungo il cammino.

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