Lampedusa, un minuto di silenzio a Strasburgo

img1024-700_dettaglio2_Lampedusa1Lunedì prossimo la seduta plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo si aprirà con un minuto di silenzio per commemorare le vittime della tragedia di Lampedusa. Il presidente dell’Aula, Martin Schulz, leggerà anche una dichiarazione per ricordare la necessità di una comune responsabilità di tutti gli Stati membri sul tema delle migrazioni.


Intanto durante il colloquio tra il vicepremier italiano Angelino Alfano e la commissaria Ue per gli Affari interni, Cecilia Malmström, è emersa la volontà di discutere dell’argomento anche durante la riunione del consiglio dei ministri Ue del prossimo 8 ottobre a Lussemburgo. L’Unione europea non lascerà sola l’Italia, viene dunque riferito nelle dichiarazioni ufficiali, ma sul piano delle azioni concrete la sospensione del giudizio è d’obbligo.

Vale forse la pena ricordare che nel 2012 all’Europa è stato assegnato il Nobel per la Pace; il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso disse che il premio rappresentava “il giusto riconoscimento per un progetto unico portato avanti dall’Europa per il bene dei propri cittadini e del mondo intero”. Del mondo intero fanno parte anche i disperati che tentano di raggiungere, spesso non riuscendoci, il vecchio continente. La campagna di comunicazione delle istituzioni europee in vista delle elezioni del prossimo anno invita ad “Agire, reagire, decidere”.  Il dramma di Lampedusa è una buona occasione per dimostrare che non si tratta solo di uno slogan. 

Sergio Pargoletti

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