I Rieglerbrothers "consacrati" dal Cai
Sono appena trentenni, ma alle spalle hanno già una carriera di scalatori di altissimo livello. Al punto che il Cai Accademico italiano ha selezionato la loro spedizione in Pakistan come la più interessante iniziativa alpinistica extraeuropea del 2012, assegnando loro il premio Paolo Consiglio. I nomi dei fratelli bolzanini Martin e Florian Riegler si vanno così ad aggiungere a quelli dei già premiati Karl Unterkircher (Gasherbrum II, parete nord nel 2007) e Simone Moro (Makalu, prima invernale nel 2009), per citare solo alcuni dei più noti e recenti. La premiazione è fissata per sabato 25 maggio a Torino, in occasione dei 150 anni della fondazione del Club Alpino Italiano. Nato nel 1995, il premio viene assegnato ogni anno a quegli scalatori che abbiano realizzato una spedizione fuori dall’Europa che abbia le caratteristiche di essere “leggera” sia a livello di impatto ambientale che di attrezzatura utilizzata per effettuare le salite, ma anche di andare alla scoperta di qualcosa di nuovo e inesplorato o mai tentato prima. Agli alpinisti selezionati dal Cai Accademico il Cai conferisce quindi un attestato e un premio in denaro.
Il riconoscimento è andato alla spedizione che i due fratelli hanno realizzato nel 2012 in Pakistan. In quell’occasione hanno conquistato una vetta inviolata di 4.950 metri, che hanno battezzato Kako Peak, che nella lingua locale significa “fratello grande”. Sarà il presidente del Cai Accademico Giacomo Stefani a presentarli a Torino. “Martin e Florian Riegler sono due brillanti esponenti di un alpinismo giovane che non segue le mode, che disdegna le strade battute dalla massa ma che al contrario ha come priorità l’esplorazione e l’esperienza” spiega Stefani. “I due fratelli portano avanti idee e scelte anticonformiste con uno stile pulito, da veri professionisti che hanno trovato la loro personalissima strada alla montagna, cercando mete di estrema difficoltà in posti perlopiù isolati. Questi motivi ci hanno portato a scegliere la loro spedizione come la migliore del 2012, nella speranza che questo tipo di alpinismo faccia scuola” conclude il presidente del Caai.
Per Martin e Florian questo non è solo un riconoscimento prestigioso, ma anche il segno che il loro nome sta iniziando a dire qualcosa non solo a nord delle Alpi, nel mondo di lingua tedesca – sono conosciuti e seguiti soprattutto in Austria e Germania – ma anche fra gli addetti ai lavori di lingua italiana. “Siamo felici di aver ottenuto questo risultato, perché è anche un riconoscimento della bontà di un approccio alla scalata in cui noi crediamo moltissimo” spiegano.
Silvia Fabbi