Pari opportunità ancora lontane
C’è chi la festeggia, chi richiede – giustamente – la stessa attenzione per tutto l’anno, chi con un sorriso accetta la mimosa che, magari scontata visto il giorno, ma è sempre un pensiero, un gesto gentile. Ma alle donne, nella giornata della loro festa, noi vogliamo fare un regalo un po’ diverso. Vogliamo chiedere, ad alta voce, al nostro Paese di fare molto di più nella strada che porta al raggiungimento vero delle pari opportunità. Siamo indietro in generale e indietro nel confronto con le nazioni più civilizzate.
Partiamo dai dati: il report che li raccoglie, bel lavoro dal sito Sbilanciamoci.org che raccoglie una campagna sulla parità effettiva lanciata da 51 associazioni nel 1999, lo potete trovare qui. Da questi dati, fra l’altro, emerge nettamente la difficoltà maggiore delle donne nell’entrare nel mondo del lavoro e, una volta dentro, la loro precarietà. “Si fanno carico del lavoro di cura molto più degli uomini e sono sempre meno supportate dallo Stato che, con i tagli alla spesa sociale, colpisce innanzitutto loro – spiega Sbilanciamoci – Poco presenti ai vertici delle amministrazioni pubbliche e delle imprese, incontrano maggiori difficoltà nel fare carriera. Sono le donne che, pur essendo state ignorate dai programmi elettorali, saranno presenti nel prossimo Parlamento come mai prima.
Il diritto alle pari opportunità è ancora molto lontano da raggiungere, come dicevamo. Sbilanciamoci prova a suggerire anche degli interventi da fare. Eccoli in sintesi: un piano per l’occupazione femminile, estendere le politiche di conciliazione, razionalizzare, riorientare e rifinanziare le politiche sociali, estendere i servizi per l’infanzia e renderli meno costosi, ampliare la rete dei consultori, rafforzare la lotta alle discriminazioni di genere e la rete dei centri antiviolenza. Misure che potrebbero aiutare a colmare il gap esistente, misure che noi sposiamo, con tanti auguri a tutte le donne (in particolare se leggono And, ma anche no).