Capodanno, il concerto de La Fenice

di Enrico Gusella

Concerto  di Capodanno davvero straordinario  dal Gran Teatro La Fenice di Venezia, con cui si è aperto il nuovo anno.

A dirigere l’evento internazionale  –  andato in onda in diretta su Rai Uno dalle 12,20 – il sorprendente  direttore d’orchestra,  Sir John Eliot Gardiner  (1943), uno dei più versatili direttori del nostro tempo,   che, con il Coro del Teatro e  i  due  bravissimi solisti di fama internazionale: il soprano Desirée Rancatore e il tenore Saimir Pirgu,  sin dal primo minuto  e fino alla conclusione del concerto –   con entusiasmante richiesta di bis – ha strappato continui applausi di soddisfazione e  apprezzamento  da parte del pubblico.

Sir John Gardiner , figura chiave nel revival della musica antica, è  uno più  dei migliori direttori d’orchestra del momento, anche grazie alla sua spiccata e incredibile ironia,  ha reso  il concerto veneziano  ancor più  vivo e coinvolgente.

Il maestro inglese, che  ha inciso oltre 250 dischi, è fondatore e direttore di tre ensemble:  il Monteverdi Choir,   gli English Baroque Soloists e l’Orchestre Révolutionnaire et Romantique. Si esibisce regolarmente con le più importanti orchestre europee, fra cui London Symphony Orchestra, Bayerischer Rundfunk, Concertgebouw, Ceska filharmonie  e Orchestre National de France. Vincitore di numerosi Gramophone Awards e di molti premi internazionali fra cui il Premio Vivaldi per la musica antica italiana conferitogli nel 1996 dalla Fondazione Cini di Venezia. Nel 1992 è diventato membro onorario del King’s College di Londra e della Royal Academy of Music, e nel 2005 ha ricevuto la Verdienstkreuz di prima classe dalla Repubblica Federale di Germania.    Ha iniziato la stagione 2012-2013 con un’ampia tournée europea e nord americana della Nona Sinfonia e della Missa Solemnis di Beethoven con il Monteverdi Choir  e l’Orchestre Révolutionnaire et Romantique, seguita da concerti con il Concertgebouw di Amsterdam, il Gewandhaus di Lipsia e la London Symphony Orchestra.

Il Concerto veneziano  squisitamente d’impronta verdiana, ha visto  il maestro inglese  impegnato con l’Orchestra del Teatro La Fenice nella Sinfonia composta da Giuseppe Verdi nel 1872 per la prima milanese dell’Aida, mai eseguita in pubblico all’epoca e riscoperta da Toscanini nel 1940.

A seguire  la Sinfonia n.2 in do minore op.17  Piccola Russia di Petr  Il’ic Cajkovskij.

Mentre la  seconda parte del Concerto,  che ha visto  la partecipazione del soprano,  Desirée Rancatore  –  tra i suoi numerosi riconoscimenti  alla carriera anche l’Oscar della lirica della Fondazione Arena di Verona –  e  del tenore  Saimir Pirgu , si è  aperta   con il Galop da Le siège de Corinthe di Giacomo Rossini,  ed è stata  dedicata a musiche di Giuseppe Verdi – di cui ricorre quest’anno  il bicentenario della nascita.

Han fatto seguito,  dal secondo atto de La Taviata  “Di Madride noi siam mattadori”;  dall’ultimo atto de  I vespri siciliani  “Mercé, dilette amiche” , mentre  dal primo atto del Rigoletto la ballata del Duca “Questa o quella per me pari sono”;  il Preludio da Attila,  e il coro “ O Signore, dal tetto natio” dai Lombardi alla prima crociata;  il Preludio e la cabaletta “Sempre libera degg’io” dall’atto primo della Traviata e la cavatina di Oronte “La mia letizia infondere” dal secondo atto dei Lombardi alla prima crociata.

E come da tradizione dei Concerti di Capodanno della Fenice,  la conclusione si è avuta con il coro “Va pensiero” dal Nabucco  e il brindisi “Libiam ne’ lieti calici” dalla Traviata, per un sodalizio totale con il pubblico, che non ha mancato di manifestare il suo  totale apprezzamento agli interpreti e agli attori dello splendido concerto, che tra l’altro, sarà pubblicato in DVD  a cura di ArtHaus Musik.

Un anno felice, quindi,  per  il Teatro La Fenice che si colloca,  per la produzione di opere  al primo posto in assoluto su scala nazionale, e  a cui auguriamo  altri mille e oltre Concerti di Capodanno, per la gioia di chi ama la cultura e i teatri del mondo.

 

 

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